ABOLIZIONE SUPERBOLLO: SI O NO?

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Non si ferma la battaglia per l’abrogazione del superbollo sulle cosiddette “auto potenti”.

E il teatro della “partita” è ancora il Senato. Dopo che le commissioni Finanze e Lavoro di Palazzo Madama hanno respinto, la scorsa settimana, un emendamento proveniente dalle fila di Fratelli d’Italia, il primo firmatario di quella proposta di modifica, Andrea De Bertoldi, ci riprova in commissione Bilancio, stavolta nell’ambito della discussione sulla finanziaria.

L’emendamento, identico a quello precedente, è stato presentato qualche giorno fa e sarà esaminato nei prossimi giorni, quando la partita attorno alla legge di bilancio entrerà nel vivo.

In pratica, la proposta prevede l’abrogazione dell’articolo del decreto legge con cui l’allora governo Berlusconi, nell’estate del 2011, “inventò” questo balzello sulle auto con più di 225 kW di potenza, poi inasprito, pochi mesi dopo, dal governo Monti, che ne abbassò la soglia d’ingresso a 185 kW e ne raddoppiò l’importo da 10 a 20 €/kW.

Colpendo una categoria di auto molto redditizie per il fisco in termini di Iva, Ipt, bollo, accise sui carburanti e Iva sulla manutenzione, la norma, dopo aver depresso il mercato delle auto potenti, ha eroso le relative entrate erariali vanificando così il gettito generato della stessa tassa, pari, in media, a 113 milioni di euro all’anno, come risulta dai dati forniti a Quattroruote dal ministero dell’Economia. Insomma, una partita di giro che è servita solo a ridurre, negli ultimi dieci anni, il circolante di queste vetture.

Che si tratti di una tassa sostanzialmente inutile, peraltro, lo ha affermato lo stesso parlamento la scorsa primavera, quando ha inserito il superbollo nell’elenco dei cosiddetti “microprelievi”, quelle tasse e imposte che, garantendo appena lo 0,01% delle entrate tributarie dello Stato e lo 0,1% di quelle delle Regioni e dei Comuni, potrebbero essere tranquillamente abrogate e sostituite da interventi minimi sulle tasse e sulle imposte più consistenti.

Nei prossimi giorni, si capirà se la proposta avrà miglior fortuna.

E noi in Achilli Motors ce lo auguriamo tanto!

Fonte: Quattroruote.it

Postato il 04 dicembre

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